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Un taglio a spese e traffico

di Michela Finizio e Francesca Milano

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9 agosto 2008

Il futuro della mobilità urbana è fatto di soluzioni on demand. Poter scegliere, di volta in volta, il mezzo più idoneo alle necessità di spostamento è il modo migliore per risparmiare. I costi del carburante e l'inquinamento atmosferico impongono alle amministrazioni cittadine di trovare nuove soluzioni, diverse dall'automobile.
Mobilità alternativa vuol dire incentivare il trasporto pubblico, il car sharing per gli spostamenti casa-lavoro, la bicicletta per le brevi tratte e, in caso di necessità, il taxi collettivo. Il tutto grazie alla presenza di numerosi punti di interscambio sul territorio che permettano di passare facilmente da un mezzo all'altro, rispettando orari e coincidenze.

Per usufruire del servizio di car sharing, ad esempio, occorre iscriversi e versare una quota annuale (mediamente di 100 euro). Talvolta viene anche richiesto un deposito cauzionale, restituito in caso di mancato rinnovo dell'abbonamento. Le tariffe vengono calcolate all'ora oppure al chilometro e variano in caso di uso diurno o notturno, di giorno feriale o festivo. Il pagamento avviene una volta al mese, tramite addebito sul conto corrente o sulla carta di credito, mentre il rifornimento di carburante si fa nei distributori convenzionati, senza spendere un centesimo di tasca propria.
La società che gestisce il servizio di auto collettiva in otto città italiane (Venezia, Torino, Genova, Bologna, Modena, Roma, Firenze e Rimini) si chiama Iniziativa Car Sharing, promossa dal ministero dell'Ambiente. A Milano, invece, sono attivi Guidami, frutto della collaborazione tra Automobile Club, Atm e altri partner, e Milano Car Sharing sotto l'iniziativa di Legambiente. L'abbonamento e l'uso di un auto condivisa per 50 volte per fare ben 1.500 chilometri all'anno, costa circa 1.500 euro. Il noleggio di una city car per un anno, con una copertura massima di mille chilometri, costa circa 450 euro.

Il bike sharing, invece, si è sviluppato soprattutto al Nord, nei centri di medio-piccole dimensioni. I sistemi di accesso alla bicicletta (chiavetta o smart card) possono essere richiesti dai residenti agli uffici relazioni con il pubblico dei Comuni, in cambio di una cauzione che si aggira tra i 25 e i 30 euro, oppure vi possono essere biciclette a disposizione dei turisti, che ricevono la chiavetta o la tessera dagli albergatori. Il sistema meccanico non ha alcun costo di noleggio, quello elettronico – dopo i primi 30 o 60 minuti gratuiti – prevede costi non superiori ai 2 euro all'ora.

Vantaggioso anche il taxi collettivo , un servizio di trasporto pubblico a basso costo, alternativo e non in concorrenza al taxi individuale, rivolto a tutti i cittadini e in particolare alle cosiddette fasce deboli: raggruppa più persone che hanno la necessità di raggiungere la medesima destinazione. La tariffa, imposta dal Comune, è fissa (di solito intorno a 1,55 euro) per ogni passeggero. Il funzionamento è molto semplice: allo stazionamento delle auto, saliti a bordo, si aspetta l'arrivo di altri passeggeri (il numero varia da cinque a otto secondo le fasce orarie) e si parte seguendo il percorso prestabilito. In alcuni casi, inoltre, ci si affida al "tassametro multiutente": predisposto alla partenza, addebita ad ogni singolo utente che sale sul mezzo il costo per il percorso da lui effettivamente compiuto.
Per sostenere la mobilità alternativa, infine, esistono alcune agevolazioni , come quella sull'abbonamento ai mezzi: il risparmio d'imposta può arrivare fino a 47,50 euro, pari al 19% di 250 euro, come spesa massima detraibile. Inoltre, chi rottama la vecchia auto e non ne compra una nuova può godere dell'ecoincentivo: un contributo di 800 euro in tariffa chilometrica sui servizi di car sharing che il gestore vi scalerà dalla fattura, oppure un contributo di 150 euro e tre anni di abbonamento gratis sui mezzi pubblici.


LA CURIOSITA'IL CONSIGLIOSU INTERNET
Le nuove batterie al posto del petrolio
Per l'auto elettrica è lecito parlare di resurrezione. Tecnologia data per morta, è tornata alla ribalta, a fronte del caro petrolio, grazie all'evoluzione delle batterie, che stanno superando l'ostacolo dell'autonomia. Recentemente Nissan ha annunciato l'operatività della joint con Nec per la produzione di massa di batterie avanzate al litio-ione, anche per conto terzi.
Scooter giroscopico per girare in città
Giocattolo per pochi, presto potrebbe diventare più accessibile. Lo scooter giroscopico ha un prezzo ancora troppo elevato (5mila euro in base al modello) probabilmente a causa della scarsa concorrenza (i modelli sul mercato sono tutti targati "Segway"). Il monopolio, però, è venuto meno di recente quando la Toyota ha presentato i primi prototipi del suo Winglet.
Comparare online i prezzi del trasporto
Ambiente
www.viviconstile.org
Car sharing
www.carsharingitalia.com
www.icscarsharing.it
Bike sharing
www.bicincitta.com
www.centroinbici.it
Novità
www.segway.it
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